Outplacement. Quando la perdita del lavoro si traduce in nuove opportunità.

L’Outplacement è un servizio a supporto della ricollocazione professionale. Si tratta di un supporto psicologico, informativo, formativo e logistico che l’azienda datrice di lavoro offre a un dipendente in uscita, attraverso la consulenza di professionisti esperti specializzati che facilitano il percorso di costruzione di una nuova identità professionale.

La disoccupazione può avere effetti negativi sulla persona: oltre a sintomi come ansia, depressione, insoddisfazione, si riscontrano spesso condotte a rischio per la salute (ad esempio un aumento di consumo di alcool, tabacco e droghe; condotte criminali o devianti; condotte auto lesive, ecc.) e modifiche ad attività del tempo libero (la persona si concentra maggiormente su attività private e dedica minor tempo ad attività sociali, disinteressandosi della vita pubblica). Tutto dipende dalla valutazione che la persona dà del suo stato di disoccupazione: come viene percepita la disoccupazione? negativa? quanto negativa? In ogni caso, la perdita del lavoro, così come qualsiasi perdita nella vita, richiede uno sforzo e un periodo di “elaborazione del lutto”, più o meno impegnativo, per persone diverse. Essere affiancati da esperti durante questa elaborazione, aiuta ad attivare le risorse necessarie per navigare nel mare magnum del mercato del lavoro attuale e raggiungere la meta con maggiori livelli di soddisfazione, efficienza e resilienza.

Di fronte al trauma della perdita del lavoro,quindi, qual è il compito dello psicologo e degli esperti in materia? Il supporto psicologico riveste un’importanza notevole e ha tendenzialmente i seguenti obiettivi:

affiancare l’individuo nella costruzione di una nuova immagine di sé;
“accompagnare la persona” nella scoperta delle risorse dimenticate o, fino a quel momento, poco valorizzate;
guidare la persona verso una riflessione sulla qualità della vita nella sua globalità, prestando una particolare attenzione sul contesto familiare e sociale nel quale l’individuo è inserito e dal quale la persona può trarre supporto.

Riflettere su se stesso, sulle proprie capacità, sulle proprie attitudini, non è un percorso facile, soprattutto per le persone che hanno raggiunto un’età vicina alla metà della vita. Rivedersi da prospettive diverse è uno sforzo che non tutti sono in grado di compiere senza il supporto di strumenti oggettivi o la sollecitazione di altri che dall’esterno guidano in questo percorso di “scoperta”.

Essere supportati attraverso un percorso di outplacement è un’opportunità, un cammino che consente di “re-inventarsi”, ripartire più carichi e con una marcia in più nel mondo del lavoro. Un percorso di outplacement, oltre che un momento di supporto e di ricostruzione di una nuova immagine del sé, è un momento di ricerca. Le persone impegnate in un percorso di ricollocazione professionale, infatti, acquisiscono un bagaglio di informazioni:

informazioni sulle professioni e sui cambiamenti che le professioni affrontano grazie allo sviluppo tecnologico e industriale;
informazioni sul mercato del lavoro e sulle modalità di creazione dei network lavorativi;
informazioni sulle aziende.

La perdita del lavoro, quindi, se affrontata con una giusta dose di coraggio e resilienza e con il supporto adeguato si traduce in ricchezza e in nuove opportunità, perchè “da soli possiamo fare così poco; insieme possiamo fare così tanto.”